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Hanasia, la Regina dei Saiyan

Scritto da Salagir

Traduzione e adattamento di Crix, Prosavio e ItsAMeLuigi

Questa storia si svolge sul pianeta dei Saiyan, ben prima che questi ultimi diventassero il popolo di sterminatori che ha portato terrore in tutta la Galassia all'epoca di Re Vegeta. Se ti sei mai chiesto in che modo queste persone così potenti vivessero in comunità, se vuoi sapere le sorti dei Guerrieri Millenari che hanno preceduto Broly, se le avventure di una frenetica ed emotiva combattente in un mondo crudele ti tentano…allora entra nel mondo della Saga di Hanasia!


Parte 1 :123
Parte 2 :4567891011121314151617
Parte 3 :18192021222324252627282930313233343536373839404142434445
Parte 4 :464748495051
[Chapter Cover]
Parte 2, Capitolo 10.

La scoperta del Guerriero Millenario

Traduzione e Adattamento di Prosavio

In tutto il villaggio calò un profondo silenzio, mentre il corpo duramente deformato e lacerato del mostro Saiyan cadeva verso il suolo.

 

In alto nel cielo, Hanasia emanava una potente luce gialla. Tutto il suo corpo era fiammante, e anche i suoi capelli, puntati verso l'alto, irradiavano luce. E nonostante i Saiyan non sapessero percepire la potenza degli altri, avevano chiaramente visto che Hanasia era molto forte.

La più forte del mondo.

Non potevano vedere, però, che a centinaia di metri sopra di loro la ragazza stava piangendo amaramente, e non osava guardare in basso, dove suo padre giaceva morto, e dove i suoi amici erano stati massacrati.

 

 

Pose la mano sugli occhi, e scese lentamente. Vide gli abitanti del villaggio che la acclamavano, e questo la confortò un poco. La luce si spense improvvisamente, Hanasia tornò alla normalità e la potente energia che aleggiava intorno si fermò.

 

Suo padre era a terra, in un cratere. Pose la mano in direzione del cuore dell’uomo, e nessun Saiyan la raggiunse per congratularsi con lei per la vittoria, in segno di rispetto per Hartich.

 

Il suo cuore batteva.

“È vivo!” Gridò Hanasia, che ricominciò a piangere.

Hartich aprì debolmente i suoi occhi, e vide che sua figlia era viva.

 

Non sentiva più i suoni del combattimento, e capì che erano salvi, e che Hanasia non era più in pericolo.

Chiuse nuovamente gli occhi, pensando che la morte lo avrebbe preso il quel momento.

 

Anche nella sala di controllo Tsufuru era calato un profondo silenzio. L'ingegnere si stava dando da fare per recuperare e mettere a fuoco tutte le immagini della telecamera, dopo che aveva iniziato a ruotare su se stessa a causa dell'esplosione.

 

Ma gli altri stavano ancora fissando lo schermo, che mostrava ciò che stava accadendo in diretta. Dall'esplosione in poi, il Saiyan stava splendendo nel cielo con una energetica aura dorata che proveniva dal suo corpo, come una traspirazione di vapore.

 

Gli indicatori di tutti i contatori di energia e il misuratore di radiazione e ionizzazione dell'aria avevano raggiunto il valore massimo, chiaramente limitato dalla dimensione del display. Il corpo senza vita e disarticolato del guerriero creato dagli Tsufuru era caduto a terra.

Sentendosi obbligato a rompere quel silenzio, Tracheobionta disse, sia per se stesso, sia per gli altri, ciò che tutti avevano già intuito:

 

“Credo che abbiamo trovato il Guerriero Millenario.”

 

Sì, lo avevano trovato, pensò Chiin-Lee.

I sintomi erano chiari, la potenza e il livello non lasciavano spazio a dubbi. I capelli che cambiavano colore, la luce gialla, e questo cambiamento di aspetto ricordavano esattamente l'incubo registrato nei video 1000 anni fa.

 

E il Guerriero Millenario era questa ragazza emotiva. Un essere così Tsufuru nei sentimenti, così apprezzabile, gentile e di natura empatica. Questo Saiyan che aveva salvato il villaggio e la sua vita rivelando la sua vera natura stava per essere condannato a essere il nemico della squadra di Chiin-Lee per i prossimi giorni, fino alla sua distruzione totale.

 

Chiin-Lee era passata dalla gioia, per averla vista salva, alla tristezza, visto che dovevano ucciderla.

“Il vostro guerriero non è stato molto efficace.” Fece la ragazza dietro Tracheobionta.

 

“Era troppo potente per essere contrastato.” Rispose Chiin-Lee. “È inutile rispondere con la forza. Abbiamo molti altri mezzi più efficaci a nostra disposizione.”

 

 

Nizouki stava volando verso la capitale. Appena attraversò le mura del castello del Re, sentì un buon profumo dalle cucine, e vi fece un salto.

 

Poco dopo, si diresse verso un campo di lotta. Non lo aveva mai visto così affollato. Uno dei suoi ex studenti era adesso capo istruttore.

 

Stava dando ordini a coloro che erano entrati nell’esercito. C’erano molti abitanti provenienti da villaggi lontani, e alcuni di loro, ovviamente, erano i capi dei suddetti. Sicuramente, prima di accettare di ricevere ordini, avevano combattuto contro l’istruttore, che li aveva sconfitti.

 

Tutti loro stavano volando, e l’istruttore era sopra il gruppo.

 

“Cannoni in posizione!” Gridò. Insieme, i soldati puntarono il loro braccio destro verso il cielo, e il sinistro sopra di esso. Questa era una delle tipiche posizioni di lotta della scuola del Re.

 

“Fuoco!” Ordinò il comandante, e tutti spararono una palla di fuoco nella stessa direzione.

Era impressionante vedere così tanti Saiyan eseguire lo stesso attacco. Infatti, anche per Nizouki era una novità.

 

Continuò il suo cammino e arrivò nella sala del trono.

Qui, non occorre chiedere di essere ricevuti, o si passa, o non si passa. Le guardie lo riconobbero, e non gli impedirono di entrare. C’erano due famiglie Saiyan che erano venute da lontano per sfidare il Re.

 

La prima era composta da cinque membri, tutti motivati e imponenti. Due di loro erano già stato sconfitti, e ora il Re ne stava affrontando altri due, contemporaneamente.

 

Il tempo che Nizouki impiegò per raggiungere il trono fu sufficiente per mettere i due avversari fuori combattimento.

 

Stava per parlare con il Re, quando l’ultimo membro che era venuto per lottare si avvicinò, facendo notare che era il suo turno. Nizouki lo prese per la testa e lo schiantò contro il terreno, scavando una buca tra le pietre del selciato.

 

“Raggiungi l’inferno fuori da qui, paesano! Il Re ha ben altro da fare.” Stupiti dai modi di quel vecchio uomo che, appena arrivato, sconfisse subito il loro ultimo membro, se ne andarono. L’altra famiglia, composta da due persone, restò lì, senza dire una parola.

 

“Chi ti ha ridotto così?” Chiese il Re, vedendo che il Generale riportava alcune recenti e serie ferite.

“È stata una ragazza Saiyan che ha raggiunto il potere assoluto, mio Re. L’ho trovata. Tutte le teorie riportate in biblioteca sono fondate. La sua forza è eccezionale per la sua età. E con i suoi sentimenti, può diventare sempre più forte… In lei ho scoperto le potenzialità di un potere infinito.”

 

“Sul serio? Non ci avrei creduto…”

 

“Avrò bisogno di alcuni membri dell’armata per attaccarla. Lei usa il suo vero potere solo quando soffre.”

 

“Vedremo più tardi, dopo aver finito con gli ospiti di oggi.”

 

 

L’altra famiglia si avvicinò, erano una madre e suo figlio.

 

“Mio figlio è il Guerriero Millenario, mio Re. Nessuno può raggiungere il suo livello. Eppure, non è mai stato addestrato a combattere.”

 

Il Re si grattò la testa mentre si alzava, non proprio convinto. Camminando, la sua pancia si muoveva da sinistra a destra.

 

“Come fa un Saiyan così grasso ad essere ancora il nostro Re?” Chiese la madre, con disprezzo. “Un gigantesco maiale, un Generale decrepito… Credo che questa monarchia sia basata sulla memoria dell’antico rispetto, piuttosto che sul potere! Combatterò io!”

 

E la madre attaccò. La sua velocità era elevata e Nizouki vide che non aveva niente a che vedere con la famiglia precedente. Era piuttosto sorpreso e, dal primo colpo, capì che avrebbe combattuto seriamente contro il Re.

 

Il suo pugno affondò nel ventre del Sovrano. Non lo aveva parato, e il colpò venne attutito dal suo grasso. Le braccia della donna vennero catturate dalle enormi mani del Re, che iniziò a colpirla con delle ginocchiate. Ma la donna riuscì a saltare sopra di lui e, afferrandolo per il braccio, lo fece volare e cadere per la prima volta nello scontro. Una volta libera, si precipitò verso il Sovrano per attaccarlo, mentre quest’ultimo non riusciva a controllare la sua caduta. Il Re prese una bella botta schiantandosi contro il terreno, ma non sembrava provare dolore.

 

“Sono sempre stato grasso.” Disse, rimettendosi in posizione di combattimento. “Ma è la mia forza, visto che i tuoi colpi non mi fanno affatto male.”

 

Sorpresa, attaccò di nuovo, e il Re fece lo stesso. Sembrava due volte più grande di lei, e dopo un altro scambio di colpi, la donna non era più capace di rialzarsi.

 

“Ho sbagliato, lo ammetto…” Disse la madre.

“Ma mio figlio ti sconfiggerà.”

 

Nizouki guardò il ragazzo. Era piuttosto giovane, e non aveva prestato attenzione al combattimento. Stava guardando nel vuoto, privo di interesse.

 

“Vai, Romanesco! Battiti contro il Re!” Gridò sua madre. Egli si girò e fece alcuni passi verso il suo avversario. Il Re non era per nulla stanco, e aspettò l’attacco. Ma il giovane Saiyan non prese l’iniziativa, e sembrava ancora annoiato. Così, il Sovrano si precipitò in avanti.

 

Cominciò con un pugno, ma il ragazzo lo parò, “svegliandosi” di scatto, e catturò il braccio del Re, per poi schiantare quest’ultimo contro l’altra parte della stanza. Nizouki emise un grido di stupore, e il Re si rimise in posizione, estremamente stordito.

 

“Furbo, il ragazzo! Sei veloce!” Disse il Re, che lanciò una palla di fuoco in direzione del giovane, poi corse dietro di lui. Un classico attacco doppio. Romanesco deviò il colpo, come se fosse innocuo (mentre Nizouki pensava il contrario), col dorso della sua mano.

 

Poi rispose agli attacchi del Sovrano. Ci fu un numeroso scambio di colpi ad alta velocità, e più combattevano, più il loro livello si alzava. Nizouki capì che quel ragazzo era davvero forte. Non era affatto sorpreso che nessuno del suo villaggio era riuscito a toccarlo.

 

Nonostante fosse molto più alto e imponente del suo avversario, il Re non sembrava essere più forte o veloce di lui. Questo Romanesco era davvero sorprendente. Ma il Monarca aveva molta più esperienza nel combattimento, e alla fine avrebbe preso il sopravvento.

 

Mentre Romanesco venne scagliato contro un pilastro, il Re si mise in piedi, ansimando un po’. Nizouki notò che l’avversario sembrava non aver subito danni, e non era nemmeno stanco.

 

“Questo è un combattimento di alto livello.” Ammise il Re. “Concludiamolo fuori.”

 

Ma il suo avversario non lo ascoltò, e si gettò su di lui. La lotta riprese con violenza, e il Re dovette sfruttare le sue ultime risorse per lanciare nuovamente il suo oppositore a terra. Romanesco si rialzò immediatamente, furioso, e caricò una potente palla di fuoco.

 

“Nizouki!” Urlò il Sovrano. Il Generale, immediatamente, capì il problema. In direzione del Re, dove il ragazzo stava mirando, c’era un muro, e dietro questo muro…

 

Nizouki corse verso il Monarca e si precipitò verso di lui appena la palla di fuoco venne lanciata. Con le loro quattro mani, riuscirono a fermare l’attacco che li spinse contro quel muro, che cominciò a incrinarsi.

“Verso di lui!” Gridò il generale. Era complicato, perché dovevano completamente respingere indietro il colpo, anziché deviarlo verso il cielo, ma era comunque il modo migliore per fermare quel pazzo, che si stava già fiondando verso di loro.

 

I due guerrieri guidarono la palla di fuoco che si schiantò proprio contro Romanesco. Nella stanza risuonò una grande esplosione, e venne invasa dal fumo. Quando si dissipò, videro che il giovane Saiyan era ancora in piedi.

 

Stava sanguinando e presentava numerose ferite, ma il suo spirito combattivo era più acceso che mai. Cominciò a urlare creando una sorta di vortice intorno a lui. Nizouki, per un secondo, collegò la situazione ad Hanasia, quando un’esplosione di calore e luce circondò Romanesco.

 

Sotto gli occhi attoniti del Re, così come quelli del Generale e della donna, l’aspetto del giovane Saiyan era cambiato. I suoi muscoli erano tre volte più grossi, i suoi capelli avevano cambiato colore ed erano puntati verso il cielo. Il suo corpo emanava una luce verde che accecò gli altri.

 

“Mostro! Mostro!” Gridò la madre, e si avvicinò a lui per attaccarlo. Il Re e il Generale, invece, che erano decisamente abituati a combattere, sapevano che era invincibile. Sapevano che era il Guerriero Millenario. Non si mossero, sconvolti dalla sua potenza.

 

Romanesco adesso era molto più imponente del Re. Afferrò la madre e la gettò contro il muro. Numerose pietre caddero sul suo corpo senza vita. Intanto, il Re si alzò.

 

“Recupera il tuo guerriero, ma prima dai gli ordini necessari a tutte le nostre fazioni. Io cercherò di attirarlo verso l’esterno.” Gettò una pioggia di palle di fuoco sull’avversario, e attraversò una grande finestra. Romanesco gridò e partì all’inseguimento.

 

Anche Nizouki si alzò e lasciò la stanza, fece il giro ed entrò nella sala che si trovava dietro il muro che prima avevano difeso.

 

C’erano degli strani oggetti all’interno. In realtà, erano strumenti di comunicazione costruiti dagli Tsufuru. Ecco cosa stavano proteggendo, prima, lui e il Re.

 

“Il Guerriero Millenario è qui!” Disse alla sfera magica in cui bisognava parlare.

“L’abbiamo notato.” Rispose. “Allontanatelo dalla città, vi invieremo anche i nostri eserciti.”

 

Poi, Nizouki corse fuori dal palazzo, da dove poteva vedere il Re che combatteva. Quest’ultimo stava avendo la peggio. I soldati che si stavano allenando erano lì, fermi, sconvolti da quello strano duello dal quale proveniva un’intensa luce.

Nel tempo che Nizouki impiegò per arrivare dall’istruttore, il Re incassò un colpo finale che lo schiantò tra due case della capitale.

 

Nel cielo, Romanesco rideva come un demone e lanciò diverse sfere di energia sulla città.

I Saiyan cominciarono a volare tutto intorno.

 

“È il Guerriero Millenario!” Gridò il Generale. Il suo ex allievo rimase senza parole per un po’, poi puntò verso il combattente.

 

“Puntare i cannoni verso l’avversario del Re!” E circa cinquanta pugni vennero indirizzati verso il punto richiesto. “Fuoco!”

Numerose palle di fuoco vennero sparate in orizzontale, fondendosi in un’unica grande palla. Quando si avvicinò all’obiettivo, era una sfera di energia enorme, la più potente che Nizouki avesse mai visto. Esplose sul corpo del combattente che, sorpreso, venne gettato indietro di molti chilometri.

 

“Seguitelo!” Ordinò il Generale, assumendo il controllo della fazione. I soldati lo seguirono, senza realmente capire cosa stesse succedendo, perché per loro era impensabile che fosse sopravvissuto a quell’attacco.

 

“Tu resta qui!” Disse all’istruttore. “Raduna le altre fazioni. Se è ancora vivo, ti ordino di non fare nulla finché l’esercito al completo non sarà pronto!”

“Ma… Non ha alcuna possibilità…”

“Il potere del Guerriero Millenario è immenso. Hai capito? È decisamente al di sopra dell’immaginabile. Devi aspettare che arrivi tutto l’esercito. Niente mezze misure!” Perché gli Tsufuru non hanno mai sbagliato, pensò tra sé e sé.

Che si trattasse di prevedere tempeste, curare malattie, o dare consigli al Re, la sfera magica degli Tsufuru non commetteva errori. E li aveva messi in guardia dal potere del Guerriero Millenario da così tanto tempo che Nizouki non poteva prendere la cosa alla leggera.

 

Quando arrivarono nei pressi del cratere, trovarono il combattente in piedi, tra la polvere e il fumo, senza nemmeno un graffio.

 

“Dannazione… Nella sua precedente apparizione almeno era stato ferito… I primi dieci lo attacchino insieme! Gli altri… caricate una palla di fuoco, più a lungo che potete! Cannoni pronti… caricare, caricare… Non sparate prima che vi dia il segnale!!! Non guardate la lotta, guardate me!”

 

Nizouki si fermò davanti a loro, scrutando i loro volti.

Non si erano mai esercitati a caricare a lungo un attacco energetico. Mentre continuava a guardarli, ci fu un massacro. Ma non aveva pensato che sarebbe stato così orribile.

 

I colpi che i soldati indirizzavano verso l’avversario erano inefficienti, come se colpissero qualcosa di indistruttibile. Senza tremare, e neanche sentendo gli attacchi, il mostro afferrò un Saiyan con la sua mano gigantesca e lo schiacciò a terra. Era stato fortunato, perché quello successivo venne schiacciato tra le sue braccia ed esplose come un frutto marcio. Emettendo un urlo di terrore, un altro caricò il suo attacco più potente e lo lanciò verso il Guerriero Millenario. Quest’ultimo sentì solo una lieve brezza, e lanciò una piccola palla di fuoco, trafiggendo il suo oppositore.

 

Nizouki si voltò verso l’armata che, come aveva ordinato, continuava a fissarlo. Alcuni sembravano pronti ad attaccare, ma molti non erano ancora carichi a sufficienza. Li indicò uno per uno, fissando negli occhi quelli che sembravano pronti:

 

“Tu, tu, tu, tu, tu, tu, tu e tu caricate più lentamente. Tu, tu, tu e anche tu. Invece, tu, tu, tu e tu caricate più velocemente! Tu laggiù! Puoi fare di meglio, lo so!”

 

Diede uno sguardo indietro: l’ultimo dei Saiyan che aveva lasciato al loro destino stava ancora lottando. Sfuggì alla presa del mostro e si allontanò, ma fu immediatamente inseguito e catturato.

Dopo un breve sospiro, la vita lo lasciò, mentre Nizouki si precipitò verso Romanesco.

 

“Sparate nella mia direzione.” Ordinò. “Fuoco! Fuoco!” E tutto l’esercitò lanciò delle potenti palle di fuoco, che si unirono insieme. Gli attacchi inseguirono Nizouki, che stava correndo verso il Guerriero Millenario. Quando si avvicinò, sentì qualcosa come un soffocamento, un’aura terribile, che non aveva mai sentito prima.

 

Tutte le sue cellule, tutto il suo corpo, gli ordinarono una sola cosa:

 

“Fuggi! Fuggi! Scappa!” Ma Nizouki non lo fece, perché se i soldati che aveva mandato avevano retto per un po’, anche lui poteva farlo. Allora si gettò su Romanesco, ma invece di attaccarlo, si avvicinò alle sue gambe, e grazie all’esperienza acquisita del corso degli anni, fece un finto attacco e passò sotto quel mostro gigante che il suo avversario era diventato.

 

Strisciando sul terreno, si voltò, e Romanesco, senza neanche notare la super-sfera di energia che lo stava raggiungendo, era intenzionato a catturare il suo avversario. Ma il guerriero era ormai un’ombra sotto la luce che emanava il potente attacco

In prima fila, il Generale poté vedere il Guerriero Millenario gridare per il dolore sotto la pressione di quella sfera di energia. Si dovrebbe dire che mai i Saiyan attaccarono allo stesso tempo. E tanto meno, con la potenza di un attacco caricato e combinato. L’esplosione che seguì fu così potente e spettacolare che i soldati stessi furono perturbati nel loro volo e persero quota.

 

Nizouki si coprì la faccia, visto che l’esplosione era avvenuta sopra di lui. Che attacco potente! Che bellezza! Non aveva mai visto prima un colpo simile!

 

Ma prima che il fumo si fosse diradato, sentì… decisamente troppo vicina a lui per provenire dal suo esercito… una risata che gli gelò il sangue.

Disegni di:

Asura      

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Namekseijin Densetsu
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8 Marzo

Riposa in pace, Toriyama-sensei

[img][img]Akira Toriyama ci ha lasciati. Il nostro lavoro non esisterebbe senza di lui e continueremo a onorarlo nelle nostre pagine. "Scrivere manga è divertente", dicevi, ma oggi è un giorno triste. Grazie e riposa in pace, Maestro.

Questa Domenica, la pagina di DBM sarà sostituita da un tributo.

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